ROM di Android focalizzata sulla semplicità e sulla sicurezza
Il fatto che Android sia open source ha permesso a molti programmatori di sviluppare progetti ROM che ridisegnano il concept originale e lo portano su un piano diverso da quello che, ad esempio, Google applica ai suoi telefoni Pixel, che attualmente sono il riferimento. Uno di quei progetti alternativi è dotOS.
Droid on Time: semplice, unico e sicuro
Queste tre premesse sono ciò che hanno seguito gli sviluppatori di questa ROM, che hanno voluto applicare ad Android la loro visione di come dovrebbe essere un sistema operativo mobile. Ecco perché troviamo una ROM che facilita l'accesso alle diverse funzioni del sistema operativo e alla sua gestione. Facilita anche la personalizzazione, in modo che ogni utente possa godersi un'esperienza unica. E infine, rafforza la sicurezza, una delle grandi preoccupazioni degli utenti di qualsiasi dispositivo elettronico oggi.
Ecco le principali caratteristiche che Droid on Time offre ai propri utenti:
- Riprogettazione globale dell'ambiente grafico del sistema operativo.
- Riprogettazione delle opzioni Android per includere nuove funzionalità.
- Una procedura guidata di personalizzazione chiamata Customizations che consente all'utente di personalizzare qualsiasi dettaglio come icone, sfondi, colori e molto altro.
- Aggiornamenti continui con importanti miglioramenti nella sicurezza.
- Ottimizzazione delle prestazioni del sistema operativo.
Questa ROM può essere installata su diversi modelli dei principali produttori come Google, Samsung o Xiaomi. Puoi verificarli tutti nella sezione requisiti.
Requisiti e informazioni aggiuntive:
- dotOS è compatibile con modelli di Google, Asus, Lenovo, Motorola, OnePlus, POCO, Realme, Samsung, Xiaomi e ZTE.
- Sistema operativo richiesto: Android 8.0.
Laureato in Storia e, successivamente, in Documentazione, ho più di dieci anni di esperienza nel testare e scrivere di applicazioni: recensioni, guide, articoli, notizie, trucchi... Sono stati innumerevoli, soprattutto su Android, sistema...
Biagio Palumbo